Acceleratori

13 Mar 18

Dicono che prima di morire le persone si pentono delle cose che hanno fatto perchè dovevano e di quelle che non hanno fatto perchè credevano di non potere. Si pentono di non aver capito prima come funziona la vita e di non aver seguito più il loro istinto, la loro individualità, di non essere stati “se stessi“.

Si pentono di non avere amato abbastanza, di non aver detto a sufficienza “ti amo“, di non avere fatto abbastanza l’amore, di non avere seguito abbastanza le proprie passioni. Uno dei miei libri preferiti, il corso in miracoli, si presenta come un “acceleratore” e da quando l’ho letto uso spesso quella metafora.

Certe conoscenze sono degli acceleratori perchè ci fanno arrivare ad alcune conclusioni, quelle degli ultimi cinque minuti di vita, molto prima… quando abbiamo ancora tempo per cambiare rotta, per sfruttare meglio il tempo che abbiamo, per essere più genuinamente noi stessi e avere meno rimpianti e rimorsi.

Gli acceleratori ci aiutano a capire come funziona veramente il mondo, e ci danno l’opportunità di comprendere che viviamo in una bugia continua e di disimparare le grandi invenzioni e convenzioni con cui siamo stati imprigionati da bambini.

Con alcune nozioni di psicologia e di spiritualità, di filosofia e persino di storia, per comprendere il rapporto tra quello che succede fuori di noi e quello che succede dentro di noi.

Il fatto è che ci hanno insegnato molte cose che potremo chiamare quanto meno inesattezze, e anche a generalizzare nel modo sbagliato. Ma, visto che non funzionano, varrebbe la pena metterle in discussione, cambiare, provare strategie e metodi diversi.

 

<< per trovare le risposte…
a volte bisogna cambiare le domande>>

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1) Il maggior freno al cambiamento è in noi stessi...
2) Le cose non migliorano se non cambi te stesso...
3) C’è sempre nuovo formaggio là fuori, che tu ci creda o no...

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