abbassare il volume…
Sia le emozioni che i giudizi possono bloccarci se non siamo in grado di comprenderli e di accettarli. Ma il problema non sono le emozioni in se, il problema è il loro volume. Quando fanno troppo rumore ci impediscono di ascoltare tutte le voci e tutti i suoni, tutte le ragioni, gli avvertimenti, i ricordi di com’è andata l’ultima volta che abbiamo reagito in un modo o nell’altro. E per poter prendere delle decisioni funzionali è meglio avere più informazioni che possiamo. Perciò basta abbassare il volume, un po’, quanto basta per non essere assordati da una sola campana.
È un po’ come se le emozioni si mettessero tra noi e le nostre possibilità di agire, coprendo la visuale e rendendo difficile o quasi impossibile fare le scelte migliori. E, occhio, può succedere sia con quelle emozioni che si chiamano positive che negative. In fondo non è tanto importante se le emozioni siano positive o negative, ma la cosa che ci interessa è capire se sono funzionali o non funzionali, e soprattutto, come possiamo sfruttarle senza diventare loro prigionieri. A volte la rabbia può farci superare la soglia del dolore, la tristezza aiutarci a capire gli altri, e la gioia può impedirci di vedere oltre il nostro naso.
Cosa ne pensi? Sei di quelli che perde le staffe e si lascia trascinare dalle emozioni? Di quello che le zittisce? O stai cercando anche tu un equilibrio fra ascoltarle e non lasciarti stordire?
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
Colleziona attimi di altissimo splendore (2023)
Questa settimana è uscito l’ultimo libro di Paolo Borzacchiello, scritto a quattro mani con Paolo Stella del affascinante titolo Colleziona attimi di altissimo splendore e io, chiaramente, l’ho preso e letto appena uscito, ancora caldo di stampa e me lo sono goduto splendidamente.
S come sfortuna e sfida
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.
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