abbassare il volume…

Molti dicono che dovremmo tenere sotto controllo le emozioni, che esistono delle emozioni possitive e negative e che quelle negative vanno soppresse, evitate, eliminate o ignorate. Io non sono d’accordo, preferisco pensare che le emozioni vanno ascoltate e accolte, vissute per poter superarle e andare avanti… Perchè quando le emozioni non si esprimono, dicono che il corpo finisce per gridare quello che la bocca si ostina a tacere.

Sia le emozioni che i giudizi possono bloccarci se non siamo in grado di comprenderli e di accettarli. Ma il problema non sono le emozioni in se, il problema è il loro volume. Quando fanno troppo rumore ci impediscono di ascoltare tutte le voci e tutti i suoni, tutte le ragioni, gli avvertimenti, i ricordi di com’è andata l’ultima volta che abbiamo reagito in un modo o nell’altro. E per poter prendere delle decisioni funzionali è meglio avere più informazioni che possiamo. Perciò basta abbassare il volume, un po’, quanto basta per non essere assordati da una sola campana.

È un po’ come se le emozioni si mettessero tra noi e le nostre possibilità di agire, coprendo la visuale e rendendo difficile o quasi impossibile fare le scelte migliori. E, occhio, può succedere sia con quelle emozioni che si chiamano positive che negative. In fondo non è tanto importante se le emozioni siano positive o negative, ma la cosa che ci interessa è capire se sono funzionali o non funzionali, e soprattutto, come possiamo sfruttarle senza diventare loro prigionieri. A volte la rabbia può farci superare la soglia del dolore, la tristezza aiutarci a capire gli altri, e la gioia può impedirci di vedere oltre il nostro naso.

Cosa ne pensi? Sei di quelli che perde le staffe e si lascia trascinare dalle emozioni? Di quello che le zittisce? O stai cercando anche tu un equilibrio fra ascoltarle e non lasciarti stordire?

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